Un docente che decide di accettare l’invito dei suoi studenti a partire in viaggio di istruzione per nuove e affascinanti mete sa che da un lato potrà vivere ore di spensieratezza conoscendo lati inediti dei suoi alunni, dall’altro però è anche consapevole che non tutto potrebbe andare come previsto. Le situazioni inaspettate, a volte molto sgradevoli, sono in grado di rovinare un momento che altrimenti sarebbe molto prezioso, per tutti i soggetti coinvolti.
Al di là della scelta dell’itinerario giusto e di un’organizzazione certosina, un professore deve prima di tutto dare la priorità al tema della sicurezza, la sua e quella di chi si affida a lui o a lei per un viaggio. Vediamo dunque insieme qualche consiglio utile per una partenza tranquilla.
Lo studio della destinazione
La pianificazione deve essere accurata: si tratta del primo passo per evitare già preventivamente rischi potenziali. Iniziare a lavorarci sopra con largo anticipo permette di organizzare ogni dettaglio, riducendo al minimo i problemi legati all'improvvisazione. Prima di tutto, è fondamentale raccogliere informazioni dettagliate sulla destinazione, comprese le condizioni meteorologiche previste, le infrastrutture sanitarie disponibili e i potenziali rischi locali (come aree ad alto tasso di criminalità o instabilità politica).
Per i viaggi in Europa, per esempio, Tourism Review ha messo in luce come la città di Bradford, in Inghilterra, sia attualmente la più pericolosa del Vecchio Continente; subito dietro troviamo la città costiera di Marsiglia, nel sud ovest della Francia. Purtroppo per il portale nella top 3 c’è anche una destinazione italiana: stiamo parlando di Catania, che potrebbe in realtà essere un ottimo punto di partenza per un tour alla scoperta delle bellezze siciliane. Dall’altro lato della medaglia troviamo invece mete considerate molto sicure a livello internazionale: in cima al podio del The Safe cities index, c’è la splendida Stoccolma (capitale della Svezia) prima città europea a livello di sicurezza. Milano e Roma si trovano in questa classifica di “virtuosi” rispettivamente alla 25° e 26° posizione: Primatour propone a proposito diverse opzioni interessanti per queste due ultime, meravigliose destinazioni.
Documenti e assicurazioni
Prima di partire in viaggio di istruzione è cruciale predisporre di tutti i documenti necessari, meglio se a disposizione del docente sia in formato cartaceo sia digitale (in cloud, inseriti in una chiavetta USB e/o sul proprio computer laptop).
Assicuriamoci dunque che tutti i partecipanti siano coperti da un'assicurazione adeguata, che includa assistenza medica, copertura per infortuni e, se necessario, assicurazione contro la cancellazione del viaggio (speriamo che non succeda nulla di tutto ciò, evidentemente!). È importante anche raccogliere tutte le autorizzazioni necessarie dai genitori o dai tutori legali, comprese eventuali dichiarazioni relative a condizioni mediche particolari o allergie.
La preparazione per le emergenze
La prudenza non è mai troppa e, inoltre, non è pensabile riuscire a seguire i ragazzi e le ragazze in viaggio di istruzione 24 ore su 24. Per garantire la sicurezza dei viaggi istruzione, è fondamentale pianificare ogni dettaglio con cura. Alcuni degli incidenti più comuni, ad esempio, avvengono nella notte, quando ai docenti è per fortuna concesso un po’ di sano riposo.
Per quanto possa apparire un eccesso di scrupolo, qualche giorno prima della partenza è una buona idea informarsi sulle posizioni degli ospedali più vicini e sui contatti dei vari servizi di assistenza sanitaria di emergenza da contattare in caso di necessità. Di norma durante questi viaggi tutto quanto scorre liscio, ma non è assolutamente da escludere l’evenienza in cui, ad esempio, uno studente sia colpito da un’intossicazione alimentare e abbia bisogno di restare allettato per tutta la giornata o, addirittura, abbia bisogno di un controllo (e/o di un breve ricovero) ospedaliero.
Un ultimo consiglio: non sempre le situazioni possono essere previste e non tutto può essere tenuto sotto controllo. Qualunque docente è anche un essere umano e dunque non dovrebbe essere mai troppo duro con sé stesso/a se qualcosa non va come da piani iniziali. L’importante, e questo non andrebbe dimenticato, è non perdere mai la calma e mantenere i nervi saldi, sempre!
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